Meo Mao Micio by Ruinetti
#381787 / visualizzato 1883 volteDa FighilleArte / martedì 13 aprile 2021
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GRANDI AMICI
Il cane del vicino
E' l'individuo più gentile del quartiere. Non ho mai sentito la sua voce. Quando mi vede, anche da lontano, strappa di mano il guinzaglio al suo conducente per saltarmi addosso. Allora io cerco di stare saldo sennò rotoliamo in terra tutti e due. Dicono sia di razza pura, documentata dal certificato che chiamano pedigree, parola che, a parer mio, ha la puzza sotto il naso. Ma questo argomento non ha importanza. E' un amico sincero, lo incontro ogni giorno. E' di grossa taglia, cammina lentamente, non ha fretta, ti guarda, scuote il testone, sembra dica che non c'è bisogno di correre. La sua cortesia non ha limiti di razza né di genere.. Quando capita fa nasino col mio gatto, poi ognuno va per conto suo, cosa avranno da dirsi?
Lo hanno battezzato Johnny, ma io lo chiamo Giovannone perché mi dispiace che venga inquinata anche la nostra bella lingua.
Giovannone è completamente nero, lucido, elegante. Lo portano a camminare nel parco più volte al giorno, anche a tarda sera e, siccome si confonde con la notte, gli hanno messo sulla schiena, sopra l'imbracatura, una lampadina rossa alimentata con la pila che funziona ad intermittenza come le lucciole che cantano (cantavano), con le fiammelle, l'amore sui campi di grano.
Il suo padrone, che è persona atletica, d'estate, lo ha portato qualche volta al mare, poi, però, ci ha rinunciato perché, ogni volta che si tuffava, il cane si buttava per asalvarlo con un tonfo sordo e gli altri bagnanti gridavano per il maremoto "tsunami". Poveretto, annaspava senza muoversi. Platone direbbe che aveva imparato a nuotare nella vita precedente, ma venendo al mondo, aveva dimenticato qualcosa e ora galleggiava soltanto.
Giovannone è onnivoro. Una volta lo vidi in strada corteggiare una ragazza. Guardava insistentemente, a testa storta, l'arancia con la quale lei giocarellava. Quando le cadde lui ne fece un solo boccone, buccia compresa.
Il cane è spesso dentro la sua casa di legno, nello scoperto davanti all'abitazione. Talvolta è seduto, in posa da monumento, dietro al cancello e chiunque passa lo saluta. E' simpatico a tutti, benvoluto. Quando ci fu la campagna elettorale per il rinnovo del consiglio comunale, in fondo alla via, nello spazio per i manifesti, comparve una sua fotografia con la scritta "Johnny sindaco".
Il mio gatto
Lo prendemmo al canile comunale, non stava in piedi da quanto era debole; chiesi l'età e la veterinaria sentenziò che aveva dai quattro ai quattordici anni. Mia moglie s'impietosì e lo adottammo. Gli facemmo le flebo, gli abbiamo messo la pomata negli occhi. le gocce nelle orecchie, gli abbiamo spruzzato dal tubetto la pomata in bocca per la stomatite. E' ancora magro, ma sta bene.
E' di pelo lungo, con la gorgiera, come usava nel lusso del '600. Ha una gran coda che termina con un fiocco bianco. La sventola come una bandiera. E' grigio, con delle linee nere che si corrispondono; la natura è più brava di qualsiasi artista; ha la bazza sfuggente, la bocca ad Y ribaltata.
Mia moglie ha comprato il libro "Razze e psicologia dei gatti". E' certa sia originario della Svezia. Quindi è monarchico e nobile e, di conseguenza, gli abbiamo messo tre nomi: Meo, Mao, Micio. E' sterilizzato. Mi dispiace, ma questo è il destino di molti gatti.
All'aperto frequenta la gatta del vicino cresciuta col cane Johnny. Lei è di pelo corto grigio chiaro, con due margherite sulle guance. E' uno spettacolo vederli giocare.
Talvolta, nei primi tempi, raccoglieva e portava in casa una foglia del fico. Mia moglie, esperta in materia, diceva che le faceva un regalo, per riconoscenza.
Dunque, ci fu un periodo in cui, alle cinque della sera, veniva a trovarci la signora Jole per ammazzare il giorno. Ci faceva piacere, ma fino ad un certo punto perché avevamo da fare e per noi il giorno era sempre corto.
Allora una volta Meo Mao si presentò in cucina, a testa alta, con un topo in bocca che zampettava. Era un regalo eccezionale. La Jole non venne più ad ammazzare il giorno.
Franco Ruinetti
Da FighilleArte e piccolomuseo di Fighille (ITA) – 13 Aprile 2021
Grandi amici (by Franco Ruinetti)
“…Mia moglie ha comprato il libro "Razze e psicologia dei gatti". E' certa sia originario della Svezia. Quindi è monarchico e nobile e, di conseguenza, gli abbiamo messo tre nomi: Meo, Mao, Micio”…
Illustrazioni di Enzo Maneglia Man
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Commenti (2)
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She looks like my daughter's cat
gungor, il 20 April 2021 segnala post rispondi applause 0
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yasar kemal turan, il 19 April 2021 segnala post rispondi applause 0